giovedì 3 dicembre 2015

E' possibile rallentare l'evoluzione delle mieloproliferative croniche?

La progressione da policitemia vera a trombocitemia essenziale può essere individuata  precocemente ed esistono farmaci per rallentarla?  Andrew Schorr, redattore di Patient Power lo ha chiesto professor Jamile Shammo  della  Rush University Medical Center di Chicago, interpretando una domanda che  assilla molti pazienti affetti dalle forme meno gravi di mieloproliferative croniche.
“Vorrei poter dire che esiste un farmaco specifico  in grado di rallentare la progressione. Sono allo studio farmaci che possono far regredire la fibrosi  come il PRM-151 sul quale  è in corso un trial al MD Anderson. Ma non credo che avremo risultati certi a breve”.
La lenta progressione di queste malattie, spiega Shamno, rende difficile cogliere i segni di un’evoluzione che, comunque, può essere indagata tenendo d’occhio le dimensioni della milza, la diminuzione dell’emoglobina, la leucocitosi ma anche esaminando lo striscio di sangue periferico, la presenza di blasti e di cellule a “goccia.

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