venerdì 30 ottobre 2015

MPN - Anche per policitemia e trombocitemia novità dagli Investigator initiated trials


Anche se l' industria farmaceutica progetta e sponsorizza  buona parte dei trials, un ruolo molto importante ha anche un’altra forma di ricerca, promossa  e realizzata medici accademici, gli Investigator initiated trials (IIS). Vi rientrano gli studi condotti  da medici all’interno al Myeloproliferative Disease Rechearch Consortium ( MPD-RC), di cui fanno parte i medici John Mascarenhas, Raajit Rampal, Adam Mead e Viktas Gupta.
I trials più innovativi
Uso del ruxolitinib  nei due mesi precedenti al trapianto  allogenico per ridurre l’intensità del condizionamento realizzato con fludarabine e busulfano.L’ipotesi è che la riduzione della splenomegalia, il miglioramebnto delle condizioni generali e la riduzione delle citochine infiammatorie potrebbe ridurre i rischi di mortalità correlati al trapianto e potenzialmente l’incidenza del GVHD
  •  Studio di fase I/II di combinazione tra ruxolitinib e decitabine in pazienti con sindromi mieloproliferative (MPN) in   fase accelerata  o lecucemia post MPN.Il trial prevede l’aggiunta al ruxolitinib di cicli di cinque giorni  di decitabine ogni 28 giorni, terapia basata su studi preclinici condotti da Ross Levine e Raajit Rampal  nonché sull’esperienza clinica dell’uso di decitabine come monoterapia.
  • Studio del RG7388, inibitore della proteina MDM 2, responsabile di ridurre un soppressore tumorale, il P53,in pazienti con policitemia vera (PV) e trombocitemia essenziale (TE) .Secondo gli studi di Ron Hoffman tale proteina è sovraespressa nelle cellule CD34+  di pazienti con policitemia  che presentano il wild type P53.In pratica l’inibitore RG7388blocca l’effetto catena MDM - P53 riattivando la funzione  di quest’ultimo di soppressore selettivo di cellule neoplastiche.
  •  Studio a braccio unico con interferone alfa 2a pegilato per pazienti con PV e TE  ad alto rischio resistenti o intolleranti all’isdrossiurea o che abbiano avuto una trombosi addominale. Obiettivo dello studio è quello di stabilire se il  Pegasys  può essere adottato come farmaco di seconda linea in termini di efficacia e di tollerabilità.
  •  Studio randomizzato di  fase III tra interferone pegilato alfa2a contro isrossiurea nel trattamento della policitemia e della trombocitemia ad alto rischio. Lo sudio , riservato a pazienti di recente diagnosi, intende definire  quale tra i due farmaci  possa rappresentare l miglior trattamento standardin termini di sicurezza e risposta molecolare
( Fonte: From the minds of clinician scientists: investigator- initiated trials- John Crispino)
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