martedì 11 marzo 2014

Aperitivo con "Omicidio a Coppedè" per l'AIPAMM

Coppedè” è stato definito il quartiere dei ribaltamenti , dei capovolgimenti di prospettiva, delle ribellioni ai  criteri architettonici  ed urbanistici.

Anche il romanzo “Omicidio a Coppedè” di Maurizio Spoliti gioca con inversioni prospettiche di vario genere.  Intanto con i codici del giallo: qui alcuni degli omicidi sono avvenuti prima dell’inizio della vicenda e  non mostrati,  ma rievocati dalla protagonista,  Rosalia Vicari, insegnante sessantenne di matematica che affronta il mistero con la logica. E, ancora,  prospettive inverse dei punti di vista: non solo persone  che scrutano   dalle inquietanti  finestre di Coppedè, ma  anche occhi che  spiano dalla strada notturna  le finestre illuminate.  Trasgressione ulteriore,poi, se a  spiare è una donna non più giovane  e non più bella il cui oggetto del desiderio è un uomo molto giovane e molto bello. Con inversioni  e giochi prospettici   sembra  divertirsi l’autore, in un continuo rimando di spensierate  citazioni (da Montalban a Montalbano,da Sciascia a Simenon ) Il tutto  reso da Spoliti   con  personale   tratto  ironico  e dissacrante , forse in omaggio al bizzarro  spirito dell’architetto Coppedè che, si dice,  con la sua Fontana della rane  di Piazza Mincio abbia voluto, più che citare, capovolgere ironicamente  nientemeno che  la cinquecentesca  Fontana delle tartarughe di Piazza Mattei.
Il libro è stato presentato domenica 9 marzo al caffè Sesto di Piazza Buenos Aires ( citato nel libro come luogo d'incontro abituale di Rosalia Vicari e la sua amica Janna) nel corso di un' affollatissima iniziativa  i cui proventi sono andati all AIPAMM (Associazione italiana pazienti con malattie mieloproliferative), un gruppo di malattie ematologiche rare per le quali non esiste ancora possibilità di guarigione. Tra i presenti, Antonella Ottai, docente di drammaturgia all'Università La Sapienza, Giovanni Barosi del Centro per la cura della mielofibrosi  del Policlinico San Matteo di Pavia e presidente dell'AIPAMM, l'editore Fabio Croce e l'attrice Veronica Rega, voce delle letture sceniche tratte dal romanzo.

Nessun commento:

Posta un commento