lunedì 9 ottobre 2017

AIPAMM AND FRIENDS- A ROMA INCONTRI SULLE MIELOPROLIFERATIVE CRONICHE

E’ all’insegna di collaborazioni con realtà dell’associazionismo, non solo sanitario ma anche culturale, l’iniziativa “ AIPAMM and Friends – Incontri sulle malattie mieloproliferative croniche” organizzata per il 17 e 18 ottobre 2017 dalla sezione territoriale Ares di Roma dell’Associazione italiana pazienti con malattie mieloproliferative croniche Ph-.
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Primo incontro con un’associazione amica, Il Grillo Pensante, martedì 17 ottobre al teatro L’Aura di Roma dove l’omonima compagnia teatrale dedica una serata ad AIPAMM con lo spettacolo  "Non te li puoi portare appresso”, commedia brillante di Kaufman e Hart per la regia di Maurizio Spoliti, scrittore, autore teatrale e primo coordinatore della sezione romana dell’AIPAMM.
Ingresso 10 euro, fino ad esaurimento posti.


Mercoledì 18 ottobre al Rome Marriott Hotel dalle 14,30, al termine del 46° congresso SIE (Società italiana di ematologia) alcuni tra i maggiori esperti di malattie mieloproliferative Ph - definiscono con i pazienti alcune "parole della cura", quelle più ricorrenti e sempre in cerca di una risposta, come “ trapianto”, “trials” “nuovi farmaci”.

Tra le parole della cura non ci sono però soltanto quelle che riguardano i farmaci, ma anche il percorso di cura nel suo complesso, come"informazione" e "assistenza". Di significato e importanza  dell'una e dell'altra  parlano  Giovanni Barosi, uno dei maggiori esperti a livello internazionale in materia di mieloproliferative croniche nonché presidente Aipamm, e Romeo Guardani, presidente dell'associazione Sanem dell' ospedale San Camillo di Roma.

"Raccontare" la propria esperienza di ammalato o da essa prendere spunto per dare vita a personaggi e storie che attingono dall’ esperienza della malattia, sono l’ultima “parola della cura”, affidata a Davide Simeone, classe 1984, avvocato e scrittore, autore di "Quella vola che ho imparato a nuotare" (Manni Editore). 
Simeone  dà una definizione fulminante di queste malattie rare  ancora piene di troppe incognite “Non una condanna a morte, ma un promemoria", come possono esserlo molte esperienze della vita che ci mettono in contatto improvviso con la sua incertezza. Come quelle che vive il protagonista del suo romanzo e che lo portano, inaspettatamente, a scoprire una nuova, sorprendente realtà.
Info 3392634087
antonellabarone@aipamm-aresroma.it

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