domenica 17 aprile 2011

L'uso prolungato di oncocarbide non aumenta il rischio di leucemia

E' quanto emerso da uno studio condotto in Svezia su 11.000 pazienti Dopo diversi anni 1 90 pazienti sono risultati colpiti da leucemia acuta,ma di questi il 25% non aveva assunto oncocarbide. Si è concluso pertanto che l'evoluzione in leucemia sia dovuto al progredire della mieloproliferativa piuttosto che all'uso del farmaco.
Questo dato è stato riferito nel corso della Prima giornata fiorentina dedicata ai pazienti con mieloproliferative croniche tenutasi a Firenze il 15 aprile. Il prof. A. Tefferi, della Mayo Clinic di Rochester (USA)ha anche ribadito che gli unici significativi effetti colletarali dell'oncocarbide usato per molti anni possono riguardare dermatiti o, in casi rari, carcinomi della pelle.
L'oncocabide rimane tuttavia oggi il farmaco di scelta nella cura delle malattie mieloproliferative croniche.

1 commento:

antonella ha detto...

pensa che ho iniziato proprio ieri la mia nuova cura con l'oncocarbide , ho dovuto smettere l'anagrelide perche' mi hanno riscontrato, oltre la te, un primo livello di mielofibrosi.

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